Caos green pass, grazie ad ATS situazione in via di normalizzazione.

Oltre 5.500 domande sono state inserite manualmente da ATS della Montagna sul sistema che, come riferito ieri, è andato in blocco lasciando così migliaia di cittadini  – guariti – sprovvisti di green pass. Oggi la buona notizia. Dopo intensi giorni di analisi per capire quale fosse il problema, grazie all’intervento di ATS della Montagna il 99,2% dei casi (cittadini residenti sul territorio di ATS) è stato risolto e dunque processato dal sistema del Ministero che, come è noto, è il solo autorizzato all’emissione del certificato verde. L’08% delle richieste resta per il momento ancora in sospeso, ma ATS sta monitorando l’evoluzione di ogni singolo caso. Il blocco del sistema – lo ricordiamo – risaliva allo scorso 15/16 gennaio e aveva compromesso la regolare trasmissione dei flussi che consentono l’emissione del green pass alle persone guarite (con tampone di fine quarantena negativo) nei giorni compresi fra il 17 e il 18 gennaio. A conferma del fatto che la situazione è in fase di normalizzazione, il drastico calo delle telefonate ai numeri di ATS. “Siamo molto soddisfatti  – commenta stamane il direttore generale di ATS, Raffaello Stradoni – i nostri sistemi informatici hanno lavorato giorno e notte per capire dove fosse il problema e confrontandosi con i gestori della piattaforma ministeriale sono riusciti a trovare la soluzione. Ringrazio molto i nostri collaboratori che si sono spesi senza riserve. Mi auguro che la situazione possa normalizzarsi nel giro di pochi giorni grazie anche – questa la speranza – al calo dei dati da processare”.

Aggiornato il 26 Gennaio 2022 da ATS Montagna